Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 24 marzo 2022 La crisi energetica sta provocando un incremento dei prezzi di gas, elettricità, petrolio, carbone con conseguenze pesanti dal punto di vista economico. Gli edifici sanitari come ospedali, ambulatori, rsa, uffici sono tra le strutture più energivore del settore terziario a causa della loro specificità: il dover garantire agli ospiti servizi sanitari e comfort ambientale 24 ore su 24, 365 giorni l'anno. Il settore sanitario per il suo funzionamento ha bisogno di energia, sia di tipo elettrico (per il funzionamento degli impianti) sia di tipo termico (per garantire il comfort ambientale e per la produzione di acqua calda sanitaria). La riqualificazione energetica è fondamentale, non solo per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma anche per ottimizzare le prestazioni ed i costi di strutture caratterizzate da elevati consumi energetici. La Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha recentemente stilato un vademecum per promuovere il risparmio energetico indirizzato a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere. Stimano che attraverso interventi e azioni a basso costo si possono ridurre consumi e ottenere risparmi notevoli. Fiaso, ad esempio, ha calcolato come i comportamenti dei dipendenti possano limitare i consumi fino all’8%. Applicando interventi e azioni a basso costo e regolando gli impianti esistenti è possibile ridurre i consumi energetici fra il 10 e il 12%. Il vademecum prevede dieci buone azioni a basso costo o autofinanziate dal risparmio energetico per le aziende sanitarie: 1) Nominare l’energy manager dell’Azienda. 2) Implementare gli impianti di cogenerazione o la percentuale delle ore di funzionamento, favorendone l’uso nelle fasce tariffarie a più alto costo. 3) Utilizzare luci esterne led alimentate a batterie ricaricabili con pannello fotovoltaico incluso. 4) Riqualificare in termini di efficientamento le centrali termiche. 5) Impiegare interruttori crepuscolari per la gestione delle luci esterne ovvero installare sistemi di controllo di illuminazione “intelligenti”. 6) Impiegare interruttori “di presenza” nei locali interni con particolare attenzione ai servizi igienici. 7) Regolare le temperature di mandata dell’acqua calda in inverno e dell’acqua refrigerante in estate in centrale termica. 8) Monitorare costantemente le temperature dei locali ad uso sanitario, per evitare discomfort e regolare di conseguenza la produzione delle centrali termiche e frigorifere, facendo attenzione a consumi non necessari nelle stagioni intermedie. 9) Eseguire una manutenzione regolare pulendo o cambiando i filtri degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento frequentemente. 10) Promuovere il coinvolgimento diretto dei dipendenti nell’attuare comportamenti responsabili (spegnere le apparecchiature al termine dell’utilizzo, attivare funzioni di risparmio energetico in fase di standby, regolare la temperatura degli impianti di riscaldamento e altro. Ciò premesso il Consiglio della Provincia autonoma di Trento sollecitare l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari affinché vengano adottate e applicate negli edifici ospedalieri e nelle Rsa trentine le dieci buone azioni raccomandate da Fiaso in modo da contribuire a ridurre i consumi energetici.
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LUCIA COPPOLA |
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